Twenty 2.0 – Montesacro Beer Club: bere di gusto… nel posto giusto.
Twenty 2.0 _ Stazioni di Birra _ archivio 2020
Roma Nord, quartiere Montesacro. La fermata della metro B è Conca d’Oro, prima del capolinea Jonio. Una decina di minuti a piedi e siamo al Twenty, in Viale Gottardo 31, di fronte al civico 20… che fu la prima location di questo locale. Dietro al banco troviamo Gabriele, amico e socio dei titolari…
«Amico, socio del wine bar… e ancora prima, cliente. Da Marco e Andrea ci venivo già a bere quando hanno aperto di fronte… dove ora c’è appunto la vineria Metà – Sorsi & assaggi, di cui anch’io sono socio. Di tanto in tanto, quando ce n’è bisogno, vengo qui a spillare… visto che loro sono anche impegnati al Mangiadischi – La Moderna Trattoria».
Twenty… Metà… Mangiadischi… ci siamo un po’ persi 🙂 Mettiamoci pure il recente lancio dell’applicazione digitale YHOP “follow your beer” (by Taggo S.r.l.)… e forse il quadro è completo. Sembra proprio che Andrea (Capogrosso) e Marco (Pennacchietti), in questi ultimi anni, non siano stati con le mani in mano.
Un progetto imprenditoriale diventato sempre più importante… partito proprio con l’apertura del Twenty, a fine luglio del 2014. Il successivo cambio di sede segnò, in qualche modo, un’ulteriore svolta… con progressiva crescita di numeri e consensi. Non conosciamo questa storia nei dettagli, ma del Twenty 2.0 se ne parla bene da un pezzo.
Dodici vie di birre artigianali, in continua rotazione, su impianto mescita di proprietà. Il lavello con spulboy è piazzato nel centro, a dividere in parti uguali la sequenza di rubinetti (cinque spine e una pompa a destra e altrettante a sinistra). Fusti refrigerati nel retro, al di là del muro. Interessanti anche le bottiglie nei frigo, sempre alle spalle del banco. La snella proposta food menzionata in lavagna (tagliere, pizza bianca, panino, hot dog, toast, crostone) proviene dalla cucina del Metà… dall’altra parte della strada.
Localino fatto bene… arredato con gusto e personalità. I piani di alcuni tavoli non hanno base a terra, ma sono agganciati a sbarre di ferro che partono dal soffitto. Qualcuno deve anche avere il pallino degli orologi…
La nostra bevuta parte con un paio di Chocolate Porter di Birra Perugia, in abbinamento a un crostone con burrata e alici (finiti i pomodori secchi). Fresco, acidulo e fruttato (un po’ meno “rustico” delle attese) l’intermezzo con Nessun Dorma, Vieille Saison di Ca’ del Brado. A chiudere la serata (iniziata qualche ora fa, al pizzo opposto di Roma… in Garbatella!), un classico di De Dolle Brouwers… con la Belgian Strong Ale Arabier, da molti considerata l’antesignana delle luppolate belghe.
A Marco e Andrea, prima o poi… chiederemo magari del Dungeons & Dragons e del “dado da 20 facce” 🙂 Ora, però, la nostra sfida è un’altra: riprendere la metro, prima che chiuda.
[siba: best indi!]