Struttura Birra – Prato: al bancone di Via Bovio è sempre… touchdown.
Struttura Birra _ Stazioni di Birra _ archivio 2019
Ci sono vari tipi di meta: per l’American Football è il touchdown… e la nostra di oggi è da Struttura Birra, a Prato, dove il massiccio bancone trasuda lo stesso “agonismo” di un campo da football 😉
Avanzamento a più riprese… tra le linee di yards dell’immensa penisola disposta su tre lati, nel centro del locale. Otto spine e due pompe… per lanci smarcanti e spettacolari placcaggi. Fusti refrigerati appena sotto il banco… a supportare l’offensive line. Bere e fantasticare… è un attimo. E il casco (protettivo?) non manca…
“Hic sunt marciones” è il manifesto di questa birreria indipendente. Se “marciones” sta per marci… un’idea ce la siamo fatta.
Agonismo in birreria. Agonismo al bancone. Devi essere allenato, sennò ti fai male. Meglio allora andare cauti… non dimenticando la prima regola del gioco: gli attacchi fanno vendere i biglietti, ma le difese fanno vincere le partite.
Il “kick off” di Struttura Birra è del 4 novembre 2013, ad opera di Manuele Masetti e Piero Tonnini. Non conosciamo personalmente nessuno dei due… ma di Manuele sappiamo che è stato “allievo” di Antonio Maiorano, allo Sherwood Pub di Nicorvo (PV). Ottima scuola…
Come già accaduto in passato, anche oggi troviamo al banco Edoardo Durante… ormai da anni “running back” del locale. «In questo pub ci sono venuto prima da cliente e poi a lavorare. La mia passione per la birra artigianale è nata una decina di anni fa, in un beershop di Pistoia… che poi ha chiuso. Mi ci portarono alcuni amici che già facevano le birre in casa… e ricordo ancora quella bevuta: Pink IPA di Almond ’22; Hardcore IPA di BrewDog; Trappistes Rochefort 10. Mi si aprì un mondo…».
Il mondo di Struttura Birra è appena fuori dal centro storico di Prato… e il primo punto a favore è che si trova tranquillamente parcheggio. Da fuori, lo stabile non è niente di che… ma le ampie vetrate rendono subito l’idea di cosa ti aspetta all’interno. Un ambiente ampio e arioso, col banco al centro e un gran numero di sgabelli lungo il perimetro. Alcuni tavoli “discreti” (non ammassati)… e ulteriori coperti nell’appendice esterna, sul retro.
Line-up birre tendenzialmente italiana, con significativa presenza di birrifici toscani. Rubinetto fisso per una “bassa” della Franconia, by importatore Birra Viva (questa sera tocca ad Aecht Schlenkerla Kräusen). Sulle pompe inglesi, presidio pressoché costante per LA 9 Bitter e BK Dry Stout de L’Olmaia. A completare l’offerta, un bel frigo con una cinquantina di etichette in bottiglia.
Di struttura… anche la cucina: hamburger, hot-dog, cheesesteak… e tanta altra roba sfiziosa e di qualità. Il nome di alcuni piatti è ispirato alle abitudini di clienti evidentemente speciali… come “Eli” (polpette di fagioli homemade, con verdure e formaggi) o “Scozzari” (insalata con pomodoro secco, champignon trifolati, radicchio, rucola, noci e gorgonzola piccante). Sembra che ci sia posto anche per un’astemia: a “Fulvia” è infatti dedicata la Pepsi. L’avvertimento sulla limitata proposta di analcolici è tuttavia eloquente: “Se devi guidare, ecco la lista. Se non devi guidare, non ci provare nemmeno a guardarla…!!”.
A cadenza mensile, tap takeover (dunque birrai) e musica live… senza contare una tre giorni natalizia perfettamente in linea con il temperamento del locale: Il Natale del Male. Si parte anche quest’anno il 23 dicembre, con apertura anticipata alle 16… per una “merenda malefica” (così c’è scritto sul programma)… e spine dedicate al Birrificio Brùton di Lucca, con la presenza del birraio Jacopo “Apo” Lenci, a rincarare la dose 🙂
La domenica in tv c’è il football americano… e non poteva essere altrimenti. Perché al bancone di Via Bovio è sempre… touchdown.
[siba: best indi!]