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La Torre del Luppolo: l’altra torre di Pisa… è in Via Fucini.

La Torre del Luppolo _ Stazioni di Birra _ archivio 2019

Per andare da una torre all’altra, saranno dieci minuti a piedi o poco più. La prima è nella monumentale Piazza Duomo – o Piazza dei Miracoli – Patrimonio dell’Umanità dal 1987. La seconda è a due passi da Borgo Stretto, nella più defilata Via Fucini… dove la Torre di Pisa diventa un boccale colmo di birra, che fuoriesce da un cono di luppolo.

È l’insegna de La Torre del Luppolo… non propriamente una torre, ma un locale pur sempre “patrimonio dell’umanità”: l’umanità di chi ama i pub, le “buone” birre… e i lavori fatti bene.

Tutto ha inizio il 16 maggio 2014, quando Francesco Giubbilini e Alessandro Tomeo inaugurano questo beershop nel centro di Pisa… dove oltre a un’invidiabile selezione di birre in bottiglia (poi anche in lattina), compaiono ben presto due spine soprabanco, in seguito sostituite da un impianto (di proprietà) a cinque vie, più una pompa inglese.

Francesco è laureato in Ingegneria Ambientale. Da ingegnere a publican… il passo non è affatto scontato. Ci facciamo raccontare com’è andata…

«È andata che nel frattempo ho iniziato a coltivare la passione per le birre artigianali, frequentando posti storici dell’ambiente capitolino, come il Ma Che Siete Venuti A Fà; il 4:20; il Mastro Titta ecc… girando per festival nazionali e internazionali, come il Great British Beer Festival di Londra ecc… finché con Alessandro – che già gestiva da qualche anno il Beershop 02 a Cecina – abbiamo deciso di far qualcosa insieme, qui a Pisa. Del resto, il lavoro che facevo non andava gran che bene… e alla fine ho deciso di rimettermi in gioco, portando avanti questa mia grande passione».

Luogo di incontro, di condivisione e di cultura birraria… La Torre del Luppolo è un locale salito in questi anni alla ribalta per spirito d’iniziativa e qualità della proposta. Un luogo in tutto e per tutto votato alla birra di qualità, senza altre “distrazioni” ma neanche “esasperazioni”… per accogliere al meglio tanto l’esperto appassionato, quanto chi è alle prime armi (o bevute) e vuole saperne e berne di più.

«Non abbiamo cucina, ma chi vuole mangiare qualcosa può tranquillamente portare da fuori, accomodandosi nella saletta più in fondo. Anche per questa ragione, gli orari di massima affluenza sono quelli pre e post cena, con gente abituata a stare tanto all’interno quanto nel vicolo. Abbiamo sempre lavorato bene con studenti universitari e militari, ma il giro ultimamente si è allargato… riuscendo a ‘difenderci’ anche quando la città si svuota, come spesso ad agosto».

Due piccoli ambienti… e un “accenno” di corridoio. Nel primo… birre dappertutto: a sinistra il banco mescita, a destra scaffali e frigoriferi. Nella saletta più interna, qualche tavolino per una sosta più tranquilla, potendo anche approfittare di giochi da tavolo e libri-riviste sul mondo della birra. I bicchieri esposti in vetrina sono in vendita…

Le circa 250 referenze in bottiglia o lattina coprono un gran numero di stili, con focus su Sour, Wild Ale e Lambic. Altrettanto meritevoli le proposte in fusto, con rubinetti tendenzialmente occupati da due birre “dolci” (pescando tra alcuni stili del Belgio); due “amare” (meglio ancora, luppolate); una “nera”; una “acida”… o anche qualche “bionda” a bassa fermentazione.

Il locale non è dotato di cella refrigerata, ma Francesco ci dice che i fusti non durano più d’un paio di giorni. Gli approvvigionamenti sono sia diretti che tramite distributori, con stoccaggio nel locale accanto, dotato di condizionatore.

Lasciamo il publican al suo lavoro… mentre noi ci attardiamo al banco, con un paio di “assaggi”: Cosmic Crush Tropical, Friuted Sour di BrewDog OverWorks; Imperial Zest, Belgian Golden Strong Ale di Extraomnes; Gong, Robust Porter di Bonavena… inframezzando con arachidi e mais tostato.

Quindi, occhio… perché a Pisa le torri sono due. Ed entrambe meritano una sosta 😉

[siba: best indi!]

https://www.stazionidibirra.it/listing/la-torre-del-luppolo/

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