Scurreria Beer & Bagel – Genova: da una passione… un lavoro fatto bene.

Dai pub casa-chiesa di matrice anglosassone, all’unicità di un microcosmo altrettanto labile… tra Bamberga e dintorni. «In Franconia ci arrivammo seguendo le orme di Manuele Colonna, amico, mito e publican del ‘Màcche’ di Roma… e fu l’inizio di un’altra incredibile storia che ci coinvolse subito e che lo fa tuttora».

Di tradizione in tradizione, tra le birre proposte in questo locale c’è ovviamente anche spazio per la grande scuola belga (Tripel, Dubbel, Trappiste, Saison, Lambic)… così come per le novità (luppolate, acide ecc.) di alcuni Paesi emergenti, tra cui spiccano le eccellenze brassicole della nostra Penisola.

«La prima artigianale italiana l’ho bevuta in un localino di Alassio… ed era di Fabbrica Birra Busalla. Io ad Alassio avevo un bar chiamato Why Not, ma a quei tempi ero preso più che altro dai cocktail. Poi ad affiancarmi ci venne Giorgio (oggi di riposo)… e la passione per le birre prese man mano il sopravvento. Il 1° gennaio 2014 fu il mio ultimo giorno di apertura al Why Not, senza particolare nostalgia: si chiudeva un progetto, ma ne avevamo già in mente un altro niente male».

Alessandro Gurgo e Giorgio Airaldi aprono Scurreria Beer & Bagel il 21 maggio 2015… e il nome dice già tanto. Scurreria è la via del locale… e “Beer & Bagel” è in qualche modo il leitmotiv dell’offerta: ottima selezione di birre artigianali, nazionali e internazionali, sempre a rotazione… abbinate a gustosi bagel, farciti in vario modo.

«A Genova non c’era ancora un pub indipendente (quantomeno… per come lo intendiamo noi) e neppure qualcuno che puntasse sui bagel (tipo di pane a forma di grosso anello, legato alla tradizione ebraica)… sicché pensammo che l’idea potesse funzionare. Scegliemmo allora questo locale del centro storico, seppur venisse da due fallimenti consecutivi».

Discreto numero di coperti, tra sedute all’interno e tavolini disposti nel vicolo a fianco… per un ambiente pratico e sobrio. Banco spine con sei “tubi” che scendono dall’alto… con un totale di 12 vie, più altre 2 a pompa. Doppia refrigerazione per fusti alla mescita (piano superiore) e in stoccaggio (a 20 mt. dal locale). Un centinaio di etichette in frigo, per birre che da bottiglie e tempo possono trarne vantaggio.

La cucina di questa sera – ultimo giorno del loro consueto Franconia Bier Fest – prevede un menu di piatti tipici bavaresi… come la nostra scelta di schweinebraten mit kartoffelkloß, vedi il classico arrosto di maiale cotto a bassa temperatura in birra affumicata, con cotenna croccante e canederlo di patate. Molto interessante anche il tagliere di salumi (pancetta arrotolata; testa in cassetta; salame; prosciutto crudo e cotto; lardo) dell’Azienda Agricola Pastorino di Pontinvrea (SV), con allevamento di bovini e suini a ciclo chiuso e macellazione interna.

Fallimenti e successi non sono mai casuali, tanto più nella giungla della ristorazione. Una passione può diventare un lavoro, un lavoro “fatto bene”… a spillare ottime birre e fare vera cultura brassicola. «Siamo indubbiamente soddisfatti, ma il merito va condiviso con tutta la squadra. Questo mestiere è veramente bello se lo fai con le persone giuste… tanto giuste da farci ogni anno un viaggio insieme, a scoprire o riscoprire un po’ di posti, un po’ di birre, un po’ di emozioni».

A proposito di birre… Mönchsambacher Lager (Brauerei Zehendner); Nix Amore Keller (Elch Bräu); Eichhorn Rauchbier (Brauerei Eichhorn); Schlenkerla Eiche Doppelbock (Brauerei Heller): queste le nostre scelte… la nostra festa.

[siba: best indi!]