Aleph: la prima lettera dell’alfabeto ebraico… a San Pancrazio Salentino.
Aleph Microbirrificio /chiuso nel 2023/ _ Stazioni di Birra _ archivio 2023
Antico, primordiale, esoterico: per il suo birrificio… Rossella ha scelto un nome importante. Aleph… prima lettera dell’alfabeto ebraico e fenicio (ℵ). Aleph… valore numerico, corrispondente all’1. Aleph… principio che contiene in sé il tutto, come un seme la pianta. Aleph… microbirrificio con taproom, a San Pancrazio Salentino.
Apre sin da subito con la formula “produzione + somministrazione”… e questo è il primo merito. Il secondo sta nella bontà della storia stessa: la passione per l’homebrewing e per la birra, che coinvolge prima un padre e poi una figlia… maturando così l’idea di un progetto lavorativo insieme.
«Per anni ho osservato mio padre e un suo caro amico, fare birre in casa. Prima curiosità, poi hobby… quindi vera e propria passione. Una passione che ha coinvolto anche me… a tal punto da aprire un microbirrificio».
Rossella Orsini è laureata in Scienze Motorie (indirizzo manageriale) e si occupa di organizzazione di eventi. Il padre ha un’officina meccanica… ed è proprio papà Salvatore a rompere gli indugi, facendo una proposta alla figlia:- Io continuo ‘per hobby’ a produrre birre… e tu fai tutto il resto-. È il 2012. “Tutto il resto” è tanta roba… ma indietro non si torna.
Pianificazione, formazione, viaggi, contatti, consulenze. C’è modo e tempo per iniziare col piede giusto… aprendo in Via Taranto 10, il 19 giugno 2015.
Nasce Aleph Microbirrificio & Taproom… nel comune più a sud della provincia di Brindisi; al confine con le province di Taranto (Avetrana) e Lecce (Guagnano; Salice S.); a San Pancrazio Salentino.
«Aleph è un nome antico, che indica il primo e l’assoluto… esclusivo tanto quanto il rapporto che mi lega a mio padre. Il logo si rifà invece allo ‘sciamano danzante’… il più noto graffito rupestre rinvenuto nella sorprendente Grotta dei Cervi di Porto Badisco (litorale salentino, non lontano da Otranto). Anche questo un modo d’esprimere il nostro forte legame con questa terra».
Laboratorio di produzione con brew-house da 2,5 hl. e sei fermentatori da “5”. Piccola sala degustazione, praticamente adiacente… e altrettanto fondamentale. Torniamo al “merito” di cui sopra. Il merito d’aver capito già otto anni fa quanto sia importante dotarsi di una propria taproom per entrare a tu per tu con i clienti, far conoscere le proprie birre… e andare avanti.
Ad oggi il microbirrificio Aleph ha cinque produzioni a regime. Cinque alte fermentazioni i cui nomi sono espressi con i gradi alcolici di ognuna di queste. Una White IPA aromatizzata con Cardamomo (5.0). Una Blanche con classica e convincente buccia d’arancia amara (6.2). E ancora… Pale Ale (6.5) e tale “Ur Bock” (8.0). Per la Stout c’è pure un nome: si chiama Meraki (4.8).
Le abbiamo assaggiate tutte. Assaggiate e apprezzate… magari appuntando ciò che a nostro avviso non convinceva del tutto. Buone anche le baguette (come quella con filetto di tonno Callipo, paté di cime di rapa e stracciatella), sempre preparate dalla gentile e appassionata padrona di casa… che però ci confida d’essere un po’ stanca.
Un po’… quanto? Rossella non fare scherzi 🙂 Lunga vita ad Aleph Microbirrificio & Taproom.
[siba: best indi!]
https://www.stazionidibirra.it/listing/aleph-microbirrificio-taproom/