Milvus Brewery: a Sarnelli (Potenza) il nibbio reale è… #borntofly.
Milvus Brewery _ Stazioni di Birra _ archivio 2022
Basilicata… patria del nibbio reale: uccello rapace piuttosto raro e sempre più vulnerabile. Circa il 50% delle coppie nidificanti in Italia, è proprio concentrato in Lucania. Il nome scientifico è Milvus milvus… e ce n’è uno in particolare, che di recente ha spiccato il volo. Non parliamo propriamente di uccelli… ma il suo slogan è #borntofly (nato per volare). Milvus Brewery è birrificio artigianale con tap-room… Vito Samela e Lina Lucia aprono al pubblico di venerdì 17, in un anno bisestile e pandemico (!). Un inizio con svariati imprevisti… e qualcuno potrebbe dire che se la sono cercata 🙂 Quel 17 luglio dell’inaugurazione, però… il grosso degli “intoppi” era già alle spalle. «Pensavamo di partire un po’ prima, ma un problema di messa a norma degli scarichi… ci ha bloccato per quasi un anno. A fine febbraio 2020 abbiamo finalmente avuto l’ok dall’Agenzia delle Dogane… giusto il tempo di realizzare che l’Italia era in lockdown! La prima cotta in birrificio è slittata al 20 maggio… e il 17 luglio abbiamo inaugurato la tap-room». A parlare è Lina… mentre Vito ci spilla una Blue Tit Pale Ale, di facile beva e finemente fruttata. È la nostra prima visita al Milvus Brewery di Sarnelli, frazione di Avigliano (12 Km.)… in una location un po’ fuori mano, ma decisamente bella. E in meno di mezz’ora sei comunque a Potenza. «Tutto è iniziato nel 2016, con le prime birre fatte in casa… e un corso breve Unionbirrai, organizzato dagli amici del Birrificio del Vulture» ci dice Vito. «Nel 2017 ho preso la qualifica di birraio artigiano a Padova, arrivando alla conclusione che era il momento di provarci seriamente». Il birraio c’era. E il birrificio? «Non avevamo in effetti le risorse per metterlo in piedi, ma abbiamo trovato il consulente in grado di seguirci… partecipando (con successo) a un bando di gara su piattaforma Invitalia. Alcuni problemi li puoi risolvere da solo; per altri ti devi invece rivolgere a chi ne ha le competenze… ma a chi le ha veramente». E noi che abbiamo sete di buone birre, ci siamo appunto rivolti a loro… scoprendo anche questo posto da fiaba… con delle casette-nido appese all’esterno, a disposizione degli uccelli selvatici. Perché la passione di Lina per l’ornitologia è tale, da essere parte integrante di questo progetto… «Sono laureata in Scienze Biologiche, nello specifico Biologia della Conservazione… e ciò in qualche modo ha influito su alcune nostre scelte. Il nibbio reale (Milvus milvus) è un rapace che identifica fortemente questo territorio… e da qui la scelta del nome. Anche i nomi delle nostre birre si rifanno tutti ad alcune specie di uccelli. Mentre per la realizzazione grafica delle etichette, siamo riusciti a coinvolgere un noto artista inglese… guarda caso appassionato ornitologo». Lina ci mostra l’Atlas of Amazing Birds di Matt Sewell… con illustrazioni particolareggiate e colorate (acquerelli), da cui ha tratto ispirazione. E dopo l’atlante vediamo pure il birrificio… con monoblocco cottura da 5 hl. più quattro fermentatori, per un totale cantina da 35. Il birraio ci avvisa in anticipo di un disordine che francamente non vediamo… e questo la dice lunga sulla sua meticolosità 🙂 Meticolosità e sobrietà che ritroviamo nelle sue birre… che anziché “aggiungere”, provano a “togliere”… cercando l’essenza di ogni stile. Birre di gran bevibilità e ben interpretate… con gradita scelta di alcune categorie stilistiche di stampo british (Pale Ale, Ordinary Bitter, British Strong Ale, Irish Stout). L’idea, inoltre, di organizzare (proprio in birrificio) un HB Contest dedicato appunto agli homebrewer, rimarca il legame più genuino con questo mondo… fatto di passione, sperimentazione e condivisione. A Sarnelli, il nibbio reale è “born to fly”. Ed è un volo appena all’inizio… [siba: best indi!]