Il Santo Bevitore: quelle 21 spine in Cannaregio… tra le calli che portano a San Marco.
Il Santo Bevitore _ Stazioni di Birra _ archivio 2016
Tempi serrati… e un caldo-umido che da queste parti affossa. Tra la prima tappa di stamane (!) a Mirano (La Birretteria) e la prossima del pomeriggio, a Marghera (Red Bear Pub)… trovare il tempo di “infilarsi” a Venezia non è poi così scontato. San Marco? Rialto? Un giro in gondola? Macché! A indicarci la strada è sempre un pub. Ovviamente non uno qualunque.
Trovare parcheggio dalle parti della stazione di Mestre. Prendere il primo treno che porta in Laguna. Confondersi nella fiumana di gente che di calle in calle va e viene da Piazza San Marco. Svicolare all’altezza della chiesa di Santa Fosca… ed eccoci a Il Santo Bevitore di Angelo Zamprotta.
Piccolo gioiello di locale, tanto per il posto (con affaccio su un canale) quanto per gli interni (minuscolo… ma c’è tutto), con l’impressionante schiera di spine e tap-list aggiornata su due enormi lavagne, alla parete sopra. Perfetto “combinato disposto” di birre e atmosfera…
Forse è la nostra prima a Venezia senza andar per bacari, ma non ce ne pentiamo: anche qui, ad attenderci, una fornita cicchetteria… con Grooving Hop di Toccalmatto, per iniziare.
Parte quindi la chiacchiera al banco, dove Angelo ci parla dei suoi trascorsi: svariati anni a girar per locali e villaggi-vacanza, a organizzare serate ed eventi… quindi l’idea di far qualcosa di “bello” a Venezia. La propria città. Magari un pub…
L’inaugurazione, nel sestiere di Cannaregio, è del 13 marzo 2005… in un locale ristrutturato da cima a fondo, eccetto il pavimento (tiene a sottolineare il titolare). A principio le spine sono due, di birra “qualunque”. Poi l’incontro con la grande distribuzione targata Interbrau, con scelte progressivamente più “mirate”.
Oggi l’impianto conta 21 vie: una buona metà rimane al distributore di cui sopra… il resto è “autogestito”, con proposte di birrifici nazionali (Italiano, Toccalmatto, Lambrate, CR/AK, MC77, Borderline ecc.) e qualcosa di importato dall’estero (magari by Ferro Beverage). Si potrebbe anche parlare di Club Chimay Dorée e Ambasciata Italiana d’Orval, ma non è un argomento che ci appassiona più di tanto.
Inevitabile invece parlare del gran numero di turisti stranieri che passano da queste parti… e quando il beer geek (o più “semplicemente” il beer lover) si imbatte in un pub come Il Santo Bevitore, non può che fare festa. Festa che abbiamo fatto anche noi, pur rinunciando al MacGuffin, nuovo gin della casa (esclusiva ricetta di 12 botaniche, tra cui cannella, agrumi italiani e rosmarino mediterraneo)… perché oggi la strada è ancora lunga.
E allora un grazie ad Angelo… e alla prossima. Dopo un paio di buone birre, arrivare a Piazza San Marco sarà ancora più bello.