Rebus Pub – Reggio Emilia: birre vive, cibo vero… e risolvi l’enigma.
Rebus Pub _ Stazioni di Birra _ archivio 2018
Il Rebus di oggi non è un gioco enigmistico, bensì un pub… dove magari giocare all’enigmistica, sulle tovagliette di carta del locale (!). Il Rebus di oggi è un pub di Reggio Emilia, con “birre vive e cibo vero”… in una piazza (quella appunto di Reggio) che di birre artigianali ne sa già parecchio.
Il Rebus di oggi è dunque un pub. Ma un pub… può essere a sua volta un rebus? Certo che sì. Tanto più in uno scenario inflazionato di locali, che si fregiano di questa insegna (prettamente british) solo per “sentito dire”…
Pub è l’abbreviazione di public house. Quali i requisiti? Quali i valori da cui non si può prescindere? Il rischio è che questa parola vada a svuotarsi di significato, per confondersi con uno dei tanti format della ristorazione. Un’indicazione di massima… come pizzeria o ristorante. Vale a dire tutto e niente.
Le cose ultimamente stanno cambiando, anche grazie al crescente interesse per la birra artigianale… non necessariamente sinonimo di qualità, ma comunque volano di riscatto del ruolo dei publican e dei locali birrari in genere, anche in Italia. Un mondo ancora troppo di nicchia… ma proprio perché di nicchia, un mondo dove ci si conosce un po’ tutti… riconoscendo il valore di chi lavora con scrupolo e passione, o lo sforzo di chi ci sta provando.
Un anno fa di questi tempi, fu proprio il grande “Alle” dell’Arrogant… a darci una dritta. «Ci sono due giovani che hanno appena iniziato, ma stanno facendo bene. Il locale si chiama Rebus. Dovreste farci un salto». Manco a farlo apposta, quella sera al Rebus Pub trovammo un altro amico e “maestro” del posto – il correggese Marcello Giuliani – e fu così che due indizi fecero una prova.
Stefano Dallari e Federico Verona sono entrambi di Albinea. Si conoscono da una vita… e hanno giocato insieme a basket. Immaginiamo non gli sarebbe dispiaciuto diventare delle star dell’NBA… ma visto che non ci sono riusciti, hanno deciso di virare su un’altra loro grande passione: le birre artigianali.
Il 9 maggio 2015 inaugurano, in pieno centro a Reggio, il beershop (con mescita autogestita) Le Mille e Una Birra. Poi la decisione di chiudere il negozio per dare vita al Rebus Pub (22 aprile 2017), con impianto di proprietà a 10 vie (doppia refrigerazione stoccaggio/mescita) e cucina con canna fumaria… dando avvio al progetto “birre vive e cibo vero”.
24 aprile 2018. Eccoci nuovamente al Rebus (quartiere San Prospero) a bercene un paio… chiedendo a Federico (Stefano è di riposo) com’è andata in questo primo anno. «Bilancio sicuramente positivo. La nostra vicinanza a pub ‘importanti’, può essere solo uno stimolo a fare meglio… puntando su prodotti freschi e biologici, con rapporti in gran parte diretti sia per gli approvvigionamenti in cucina, che per le birre».
Locale spazioso, vivace e moderno. Pochi fronzoli e tanti posti a sedere. Il magnifico murales del noto writer locale, Daniele Castagnetti, impreziosisce l’intero ambiente.
Sette delle dieci birre trovate stasera alle spine, sono dei birrifici Lariano (Sirone – LC) e Argo (Lemignano di Collecchio – PR)… ma il nostro “inizio” è comunque con una Ritual Pils di Ritual Lab (Formello – RM), per proseguire con Kaori (Pacific Amber Lager di Argo) e Drug Mule (IPA di Legitimate Industries – UK)… accompagnando con patate biologiche al forno, “bellamente impiastricciate” di ketchup e maionese con senape, fatte in casa.
Avremmo ancora molto da scoprire… ma il tempo vola e il “giro” è lungo 🙂 Leggendo il menu, colpisce la specifica sulla provenienza di ogni prodotto utilizzato (per lo più della zona)… mentre le tovagliette con i giochi dell’enigmistica, rimangono una simpaticissima trovata “a tema”.
Il pub è da sempre un affascinante rebus. Se lo risolverai… sarà la tua seconda casa!