Stazioni… a sud-est: 10 anni di Uccera Birra&Cucina.
Uccera _ Stazioni di Birra _ archivio 2023
Salento. Profondo Salento. Dopo Lecce. Dopo Otranto. Dopo tutto.
Il mare dista spesso minuti. L’Italia un po’ di più. Benvenuti in Salento… che è sempre un viaggio arrivarci.
A Specchia Gallone ci arrivi da Minervino, di cui è frazione. Oggi, però, veniamo dal lato opposto. Scorrano – Sanarica – Giuggianello… per strade bucoliche, identitarie, a volte improbabili. Fa tutto il navigatore, che “taglia” per campagne… e stiamo al gioco.
Uccera – Birra&Cucina. Un pub… anzi no. Birreria è riduttivo. Ristorante… fuori luogo. Non convince neppure bistrot. Perché Uccera è Uccera. Stazione di frontiera. Ristoro. Ritrovo. Dove tutto è presente. Tutto è passato.
Daniela De Giuseppe. Il passato dei nonni. La macelleria. Il bar-alimentari. L’Uccera…
Ci voleva, però, un brianzolo doc… a fare un po’ d’ordine. La proposta, in fin dei conti, è venuta da lui. “Prendiamoci un periodo sabatico. Scendiamo in quei posti a te cari… e vediamo come si mette”. Era il 24 luglio 2012… e non sono più andati via.
«Con Daniela ci siamo conosciuti nel 2009. Poi lei venne ‘giù’ per l’estate… e dopo 20 giorni la raggiunsi in moto. Risaliti in Brianza, andammo a vivere insieme. Quando poi rimase incinta… saltarono un po’ di piani. Stava saltando pure il mio lavoro e pensammo fosse il momento di un piano B».
Andrea Crippa. Un brianzolo a Specchia Gallone… ci si può giocare una tripla: 1-X-2. Com’è andata?
«È andata che per caratteri come i nostri, qui si vive bene: poca gente e vita tranquilla. Cosa mi manca di casa? Beh… la famiglia, la montagna e qualche amico di vecchia data. Ogni tanto passano da qui. Tutto sommato si può fare».
Si può fare tutto… volendo. Si può mettere su famiglia. Si può abitare in una frazione (di 500 abitanti) di Minervino di Lecce. Si può anche fare rinascere il vecchio bar-alimentari della nonna. La nonna di Daniela. In paese, per tutti… l’uccera.
«Volevamo aprire un locale di birra artigianale… e l’abbiamo fatto. Solo che abbiamo aperto in Salento e non in Brianza, come da programma iniziale. Tutto normale? Non proprio. Aprire dieci anni fa, ‘in mezzo al nulla’… proponendo e spiegando birre di cari amici, come Lariano, Hammer, Birrone (solo rapporti diretti)… è stato un rischio, ma abbiamo vinto la sfida. Anzi, di più: abbiamo fatto un miracolo» prosegue Daniela.
L’altro miracolo è che solo da poco i due titolari hanno aperto al vino. Poche bottiglie. Giusto qualcosa di biologico, di una cantina della zona. E negli anni passati?
«Qui si beve birra… ma abbiamo anche riconosciuto il così detto ‘diritto di tappo’. Zero pubblicità, però è successo. Ti portavi il vino da fuori… e noi mettevamo servizio e cucina. Nei Paesi anglosassoni è una pratica molto diffusa… si chiama corkage fee. Ci è capitato con qualche turista straniero… che evidentemente ci stava simpatico!».
E noi – che stranieri non siamo – veniamo da anni all’Uccera per trovare due amici e bere birre… come questa Haze Halo, Hazy IPA di 71 Brewing Co. (Dundee – Scotland), appena attaccata alle spine e apprezzata più di altre.
Sul versante cucina, dominano sostanzialmente i classici burger (manzo di Chianina o pollo), in versione panino o al piatto… con altre interessanti alternative, a partire dal “tex-mex” dei burritos.
Le così dette “scelte crude” fanno ancor più la differenza… come il nostro “tartino giapponese”, sapientemente preparato dalla padrona di casa: tartare di Chianina I.G.P. marinata in salsa di soia; maionese rinforzata con wasabi; cetriolo relish; alga goma wakame; insalata.
Dunque tutto ok? Certo che no… e a migliorare si fa sempre in tempo. Ma cosa fai… ti metti a “litigare” con Daniela? È una battaglia persa 😉
A questo posto siamo legati… e il prossimo ottobre saranno 10! Dieci anni di Uccera – Birra&Cucina. Cheers!
[siba: best indi!]